Si definisce DSL il Disturbo Specifico di Linguaggio. Si tratta di bambini che hanno uno sviluppo di linguaggio con tempi più lunghi rispetto ai coetanei e tappe differenti in assenza di alterazioni neurologiche o sensoriali.
Nei DSL lo sviluppo segue un percorso atipico e non tipico.
I profili linguistici e le espressioni di questo disturbo sono molteplici e variano di bambino in bambino.
Nella classificazione dell’ICD 10 (International Classification of Diseases- redatta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità) le principali manifestazioni vengono suddivise in: disturbo specifico dell’articolazione e dell’eloquio, disturbo del linguaggio espressivo, disturbo della comprensione del linguaggio.
Questo si manifesta con ritardo nella comparsa delle prime parole, alterazione nella produzione fonologica, o ritardo nella comparsa di strutture morfo sintattiche o nella pragmatica, o difficoltà nella comprensione.
Nella metà dei casi un DSL può evolvere in DSA, in particolare un disturbino logico o morfosintattico può evolvere in una Disortografia o dislessia, una difficoltà nella comprensione del linguaggio o logico linguistico può evolvere in una difficoltà di comprensione dei lettura.
CAMPANELLI DI ALLARME
- 8-10 mesi assenza di lallazione
- 12 mesi difficoltà nella comprensione del linguaggio
- 24 mesi meno di 50 parole
- 36 mesi assenza della frase
La valutazione viene effettuata dal neuropsichiatra o dal logopedista, si valuta le abilità linguistiche e il tipo di sviluppo, avendo escluso precedentemente problematiche sensoriali e neurobiologiche.
L’invio per la valutazione può venire dalla famiglia stessa o dalle insegnanti, se va a scuola, che possono evidenziare delle problematiche nella produzione e imprenditore linguistica.
La terapia indicata per i DSL è quella logopedica, che in caso di adeguata comprensione e vissuto positivo del bambino , può essere intrapresa verso i 36 mesi, altrimenti, in presenza di compromissione della comprensione o di frustrazione da parte del bambino si intraprende un percorso riabilitativo anche prima.
Utile in questi casi è anche il parent training e la presenza dei genitori in terapia per poter aiutare e supportare il bambino nel modo più corretto.